Network e partenariati che sono indotti e che inducono
La 20ª edizione di Urbanpromo si è tenuta a Firenze, dal 7 al 10 novembre presso l’Innovation Center di Fondazione CR Firenze.
«Prima volta in Toscana ed io, come socio INU (Istituto Nazionale di Urbanistica), ho avuto l’opportunità di curare 4 convegni promessi in partnership tra Legacoop Abitanti, Sociali e CulTurMedia, CooperToscana e Investire SGR, la Società di Gestione del Risparmio del Fondo Housing Toscano, fondo all’interno del quale si è sviluppata la nostra idea di network cooperativo regionale». A parlare è Tancredi Attinà, Amministratore delegato di Abitare Toscana. Neomutualismo il fil rouge dei quattro convegni che è stato sviluppato come nuovo spazio in cui la mutualità, che è il principio costitutivo e generativo del movimento cooperativo, prova a generare valore aggiunto.
«La cooperazione che prova a rigenerarsi crea delle nuove filiere quindi delle nuove formule e forme di abitare collaborativo. Il neomutualismo che Legacoop nazionale sta provando a strutturare, perché lo sta facendo in modo intersettoriale tenendo insieme i tre settori, abitanti, welfare e culturali. È stato indagato e suggerito come un nuovo meccanismo sociale, in cui si possa, tramite forti network, gestire l’interdipendenza fra le istituzioni, le imprese ed i cittadini».
Welfare pubblico, attivazione di processi generati di valori sociale su base mutualistica creando quindi un welfare generativo: questi i temi del primo convegno organizzato da Legacoop. Il convegno sul Fondo Housing Toscano, invece, è stato quello maggiormente partecipato: «Dal primo rapporto sulla performance sociale del social housing in Italia, redatto dalla società Avanzi, è emerso che uno dei principali risultati del sistema integrato dei fondi, che ha sviluppato il social housing in Itale ed al quale il Fondo Housing Toscano aderisce, è l’aver innescato dei partenariati che sono innovativi in quanto, seppur guidati dalla pubblica amministrazione, hanno coinvolto degli investitori privati che sono comunque socialmente orientati nella governance e nella gestione dell’intera catena del valore».
Il Social Housing in Italia ha permesso di sperimentare e definire la figura del “gestore sociale integrato” ovvero quello che integra all’interno degli investimenti immobiliari, la dimensione tecnico finanziaria con quella sociale. Lo fa partendo dall’idea di progettazione di sviluppo di comunità e prova a farlo in modo intersettoriale e integrato tenendo insieme più professionalità ma anche più sensibilità.
In tal senso il gestore sociale può rappresentare un riferimento importante nella creazione e poi nell’innovazione di quel servizio di gestione sociale aperta ad altri contesti abitativi anche territoriali.
Il progetto di network UrbanHousingCoop.net, descritto nel convegno promosso dalla cooperativa Cooper-Toscana, al quale COOB aderisce, nato grazie ad un investimento della Regione Toscana ha come colori istituzionali il rosso, il verde, il blu e l’arancione: «Il rosso significa sperimentare welfare culturale, il verde rappresenta gli orti bioattivi che piano piano diventano quartieri sani e social hub, l’arancione l’attivazione di cultura energetica, quindi le comunità energetiche e le loro potenzialità a volte, purtroppo, incomprese, ed infine il blu rappresenta il progetto di polifunzionalità residenziale».
Sperimentare l’evoluzione dal Social all’Urban Housing quale significato ha? «Rappresenta un nuovo modo di abitare la città innovando da un lato la cooperazione, ed il terzo settore in generale, quale forma di gestione sostenibile di contesti abitativi collaborativi e dei rispettivi ambiti di prossimità, nei quali le comunità abitative divengono nodi vitali ed interattivi diffusi nel territorio. Implementando, dall’altro, la potenzialità della polifunzionalità residenziale: dei mix in cui la residenza tradizionale, perno di qualsiasi intervento di housing, si unisca a quelli di residenza temporanea, come studenti e lavoratori fuori sede. Progetti delle fragilità specifiche, sperimentazione di servizio dedicato a “target” di persone che hanno più necessità di assistenza, e quindi agli anziani».
“UrbanHousing ha vinto il premio nella categoria nuove modalità per l’abitare e del produrre”
Un progetto in via di sviluppo è l’Home Care & Wellness di Prossimità, cioè provare a investire su un servizio che prova a sviluppare il concetto della cura della persona, cura alla persona e suo benessere: «Sperimentazione di infermieri di comunità, come Quartieri Sani Hub a Firenze, e altre attività di servizi che puntano sul Terzo Settore. Puntiamo ad un modello ibrido e costituito da una comunità coesa con interessi comuni. La grande potenzialità che ci vedo è che, insieme al Consorzio COOB e tutto il network, vogliamo centrare nel gestore sociale integrato il ruolo di pivot nell’evoluzione in quella che è la casa ed i suoi servizi annessi».
“La comunità può consentire di superare il bipolarismo Stato-Mercato. Come? Con il Terzo Settore” diceva Zamagni, e Attinà conclude soffermandosi su questo concetto: «Credo sia il partenariato fra questi che genera la comunità, interazione tra pubblico, privato e Terzo Settore». Il progetto di network UrbanHousingCoop. net e la promozione di servizi integrativi Comunità sono stati premiati a conclusione di Urbanpromo con il Premio Urbanistica 2023: premio alla promozione di servizi è stato conferito al Fondo Housing Toscano ed il suo partenariato ed il progetto di network UrbanHousingCoop.net ha vinto il premio nella categoria “Nuove modalità per l’abitare e del produrre”.